27/04/2011 - Libri, Notizie
Uscito per Erickson Edizioni il libro "Matematica: non è solo questione di testa".
Tempo di lettura: 1.5 minutiQuesto libro analizza i processi di insegnamento-apprendimento nella classe di matematica da un punto di vista semiotico e illustra l’efficacia di questo metodo studiando alcune attività svolte nella scuola primaria. Il libro è il risultato di una ricerca condotta dal Nucleo di Ricerca in Didattica della Matematica del Dipartimento di Matematica dell'Università di Torino sotto la guida del Prof. Ferdinando Arzarello.
Gli Autori: Ferdinando Arzarello , Luciana Bazzini , Ferrara Francesca , Cristina Sabena , Chiara Andrà , Donatella Merlo , Ketty Savioli , Bruna Villa
Matematica: non è solo questione di testa
Edizioni Erickson
pp.200
cm 21x21
ISBN: 978-88-6137-844-5
Prezzo: € 19,00
Il volume presenta i risultati di un’indagine condotta dagli autori sulle rilevazioni e valutazioni degli insegnanti nelle attività in classe e stili comunicativi degli insegnanti di matematica, descrivendo gli strumenti teorici utilizzati per la questa ricerca. Raccoglie inoltre esempi di situazioni problema sperimentate in classe e analizzate in una prospettiva multimodale, olte che le riflessioni di tre insegnanti che hanno partecipato attivamente alla ricerca, condividendo un approccio semiotico di gestione delle attività in classe e l’analisi a posteriori.
Il libro contiene due attività didattiche, una sul numero e una di geometria, che sono state progettate e realizzate da insegnanti del Nucleo e interamente videoregistrate. Sui filmati è stata condotta un'analisi fine utilizzando uno strumento particolare, la 'timeline', che consente di leggere contemporaneamente nel loro svolgimento temporale i diversi registri semiotici che intervengono in un processo di insegnamento/apprendimento (parlato, gesti, testi scritti, rappresentazioni grafiche,...). Il risultato dell'analisi è stato l'elaborazione del concetto di 'gioco semiotico' che nella didattica quotidiana viene spesso praticato daglil insegnanti, in modo non intenzionale e con risultati positivi o negativi, a seconda del 'grado di sintonia' che l'insegnante riesce a creare tra sè, l'allievo e la conoscenza matematica in gioco. Lo scopo del libro è mostrare agli insegnanti come, insieme alla progettazione di un intervento didattico secondo i criteri che vengono esemplificati ampiamente nel testo stesso, un utilizzo intenzionale del gioco semiotico possa favorire l'apprendimento. Ampio spazio viene anche dato a una indagine condotta con un significativo campione di insegnanti sugli strumenti utilizzati in classe nelle varie fasi di un'attività didattica e ai necessari presupposti di tipo teorico che servono a comprendere lo spessore della proposta didattica presentata.
Nell’ultimo capitolo sono proposti suggerimenti per la formazione degli insegnanti, in modo che i risultati innovativi della ricerca didattica trovino adeguato riscontro nella pratica e da essa ricevano ulteriori spunti di rifl essione e confronto.
L’appendice presenta le immagini della timeline nel caso delle situazioni analizzate nel terzo capitolo.