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Scuola di Robotica

Scuola di Robotica

26/01/2017 - Corsi per docenti, Progetti

Corsi di robotica educativa presso la Biblioteca Archimede a Settimo Torinese

Corsi di robotica educativa presso la Biblioteca Archimede a Settimo Torinese
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Nel gennaio del 2017 Scuola di Robotica sta svolgendo un corso di formazione per docenti ed educatori presso la Biblioteca Archimede di Settimo Torinese. I workshop, organizzati nell'ambito del progetto RobotTIAMO. I corsi sono stati dedicati all'impiego della robotica educativa e creativa in percorsi laboratoriali. In particolare abbiamo costruito robot con materiali di recupero, realizzato circuiti morbidi, affrontato materie come l'arte usando Blue Bot e Scribbling Machines.

Pubblichiamo una "cronaca dai corsi" da L'Uomo di Latta (http://luomodilatta.scuoladirobotica.it) del tutor Elena Parodi.

Prima giornata

Venti educatori e docenti + una formatrice + tre barattoli di Didò + una manciata di led e pile + forbici, fogli, scotch, pennarelli e colla a caldo + una tavolata di spazzatura = un workshop di robotica creativa lungo un giorno intero.

Ecco come si sono svolte le lezioni a Settimo Torinese presso la Biblioteca Civica Multimediale Archimede nell’ambito del progetto RoboTTIAMO.  Il gruppo, composto da venti persone tra docenti, educatori, personale della biblioteca e ragazzi del servizio civile ha partecipato con entusiasmo alle attività, suddividendosi in tanti piccoli sottogruppi, proprio come se fossimo stati in classe.

I risultati raggiunti? Sorprendenti! Ma andiamo per ordine:
La mattina, dopo le presentazioni iniziali di rito, ci siamo dedicati alla progettazione e alla costruzione di un robot creativo, assemblato utilizzando materiali di recupero, illuminato grazie all’uso di led e pile e protagonista di un vero e proprio racconto, poi ripreso nelle attività pomeridiane. Il pomeriggio, invece, abbiamo introdotto l’argomento dei circuiti morbidi con l’ormai celebre TEDX e ci siamo cimentati in due laboratori: uno molto semplice, indicato per i bambini più piccoli (3-4 anni) dove la modellazione e la storia hanno un ruolo fondamentale e uno più articolato, in cui oltre alla semplice accensione del led abbiamo aggiunto la costruzione di un interruttore.

Le attività della giornata sono state riprese dal mio libro Robotica Creativa per Giovani Tecnologici, lasciando che il manuale circolasse liberamente tra i banchi per superare i piccoli dubbi e suggerire eventuali aspetti interdisciplinari  a volte non immediatamente evidenti.

Seconda giornata

Come vi abbiamo già raccontato qui, a Settimo Torinese, presso la Biblioteca Civica Multimediale Archimede, si sta svolgendo un corso di formazione di robotica educativa per educatori e docenti. Ecco un breve resoconto del secondo incontro, incentrato sull’opportunità di usare la robotica per affrontare altre discipline curriculari come la storia dell’arte e le scienze.

Alla mattina abbiamo prima costruito le Scribbling Machines usando materiali di recupero e osservando le scie lasciate sul lungo foglio bianco steso a terra, mentre subito dopo abbiamo trasformato le Blue Bot in robot artisti, attaccando pennarelli sul loro guscio e programmando percorsi che si sarebbero poi tradotti in segni colorati sulla carta. Cosa ci ricordano i tratti lineari, i cerchi e gli scarabocchi casuali tracciati rispettivamente dalle api e dalle Scribbling Machines? Una famosa Composizione 8 di Vasilij Kandiskij.

Noi possiamo interagire con i risultati? In che modo? E i più piccoli possono intervenire?
Raccontare storie, aggiungere disegni a mano libera, colorare lo spazio in maniera settoriale, trasformare le tracce in piccoli quadri e tovagliette per la colazione, riconoscere forme geometriche, introdurre concetti come il dripping e l’Action Painting, provare supporti diversi su cui disegnare e mezzi diversi per farlo.

Per quanto riguarda le attività pomeridiane, invece, abbiamo messo in campo Makey Makey e le sue incredibili potenzialità. L’obiettivo che ci siamo prefissati era la progettazione e la costruzione di un vero e proprio plastico interattivo che rappresentasse la cittadina di Settimo Torinese e che potesse essere percorso da un esploratore forestiero (nella fattispecie io in trasferta!). I gruppi hanno lavorato con una creatività incredibile; usando sia i kit Lego sia i materiali di recupero ogni tavolo ha costruito un quartiere, ecco il risultato:

La stazione ferroviaria, la via principale, la biblioteca, il bar e il parco pubblico sono stati assemblati perfettamente, il percorso, reso interattivo con Makey Makey interfacciato a Scratch 2.0, ha previsto registrazioni di suoni e messaggi scritti, stimolando una discussione aperta sulla possibilità di coinvolgere studenti di tutte le età, agendo semplicemente sulle diverse finalità e sui processi di costruzione. Un esempio? Perché non impiegare i Lego Duplo per montare le aree interattive, dividendo le mete in base al colore e invitando i bambini più piccoli a riconoscere le diverse tonalità registrando la propria voce e scrivendo il nome del colore in maniera corretta? In questo modo, quando la pedina raggiungerà la postazione rosso, sullo schermo del computer comparirà la parola ROSSO, la voce pronuncerà ROSSO e altre attività sull’uso di questo colore potranno agganciarsi con facilità.

tags:

Robot@scuola, Robotica creativa