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Scuola di Robotica

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22/12/2016 - Notizie, Progetti

Una storia di umani molto umani e robot

Una storia di umani molto umani e robot
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Abbiamo chiesto a Lorenzo Cesaretti di parlarci della sua attività di ingegnere a Talent, la startup innovativa che ha fondato con alcuni amici; di tutor di corsi di robotica per ragazzi, ai quali si dedica da alcuni anni; e di "sognatore". Come tale, uno dei sogni che condivide con noi è quello di realizzare un progetto di robotica educativa al St. Jude Children’s Home di Gulu in Uganda. Leggete la sua storia..

MI PRESENTO

Ciao a tutti! Sono Lorenzo Cesaretti, 28 anni, laureato in Ingegneria Informatica e dell’Automazione all’Università Politecnica delle Marche.

Proprio all’Università decido che nella vita mi sarei voluto occupare di robotica, per questo il primo progetto a cui mi dedico è il robot “farmacista”. Per 3 anni circa sono uno dei programmatori del sistema Apotecachemo, un robot che effettua il mix di farmaci chemioterapici al posto dell’uomo (http://humancare.loccioni.com/about-us/projects/apoteca/), cercando di minimizzare i possibili errori di dosaggio del farmaco somministrato al paziente.

IO ROBOTICO

Non era questa però la strada che volevo veramente seguire. Due anni fa per caso mi imbatto nel sito di Scuola di Robotica, e decido di organizzare un corso di formazione sulla robotica educativa a Castelfidardo, la mia città. Emanuele è il nostro formatore, e da quel momento cambia tutto: inizio a lottare (e mi rimetto a studiare) per poter fare nella vita la cosa che più mi piace, lavorare con i ragazzi e la tecnologia, cercando di promuovere un uso creativo e consapevole dei tanti “aggeggi” che oggi ci circondano (robot, smartphone, stampanti 3D etc.). 

L’11 settembre 2015 nasce così TALENT, una startup innovativa con un nome che sembra molto semplice – talento, in italiano – ma che in realtà nasconde un acronimo un po’ più complicato: Technological Applications for Learning Empowerment and Thoughts (Applicazioni tecnologiche per l’apprendimento, la crescita e il pensiero critico).

Probabilmente complicato è anche il sogno che ho insieme ai tre ragazzi con cui ho fondato TALENT, i miei amici Elisa, Alessandra e Michele: aiutare i docenti a utilizzare la tecnologia in classe in modo costruttivo e funzionale all’apprendimento, avendo sempre il benessere e la crescita dello studente come obiettivo principale.

ROBOTICA PER I GIOVANI

Un altro elemento rilevante che ci ha spinto in questa avventura è il contesto in cui viviamo: l’attuale generazione di giovani – spesso chiamati “nativi digitali” - essendo cresciuta a fianco dei media fin dall'infanzia, ha inaugurato un nuovo modo di rapportarsi con essi. Ogni aspetto della nostra vita sociale è oggi permeato da devices, ogni angolo del mondo è connesso alla rete, gli strumenti in mano ai giovani non sono più mono-funzione ma dispositivi integrati in cui convergono centinaia di funzioni e applicazioni attorno a cui ruota quasi ogni momento della giornata. Utilizzare la tecnologia in modo creativo e “smart” è oggi più importante che mai!

Insomma dopo essere stato programmatore di robot industriali, inizio a girare le scuole marchigiane con la macchina carica di robot educativi, schede elettroniche, computer… e tanto altro!

Oltre ai laboratori in classe, con i miei colleghi di TALENT abbiamo progettato una piattaforma online, Weturtle.org, una community per docenti che vogliono formarsi su Robotica, Coding, Elettronica, Stampa 3D, Gaming e Tinkering. Ci piacerebbe farla diventare un grande luogo di condivisione di contenuti accumunati dallo stesso filo conduttore: le tecnologie e la didattica. Un’altra bella avventura iniziata da poche settimane!

I SOGNI

Come avrete capito sono un sognatore… e uno dei sogni che condivido con i ragazzi di Scuola di Robotica è quello di realizzare un progetto di robotica educativa al St. Jude Children’s Home di Gulu (http://stjudechildrenshome.com/it/about/), in Uganda. Conosco bene questa realtà, dove ho avuto la fortuna di essere ospite per due volte come volontario, grazie all’associazione giovanile Dove si incrociano le Vie (con cui ho collaborato per tanti anni). Sono stato al St. Jude facendo animazione ai bambini, insegnando loro un po’ di matematica e di informatica, e cercando di dare una mano come meglio potevo nelle problematiche quotidiane che si vivevano in orfanotrofio.

Sono esperienze che cambiano la vita, quello che si può imparare giocando con dei bambini che non hanno quasi nulla è difficile da descrivere; di sicuro faccio tanta più fatica a lamentarmi, cercando invece sempre di rimboccarmi le maniche di fronte alle difficoltà.

Ringrazio Scuola di Robotica per questa intervista, e per avermi dato l’opportunità di condividere i miei progetti!

tags:

Robot@scuola, Robotica creativa, Scienza&Società