Menu
Cerca
English

Scuola di Robotica

Scuola di Robotica

22/12/2016 - Corsi per studenti, Progetti

In viaggio con Rosetta: concluso il progetto di Bet She Can in collaborazione con Scuola di Robotica

In viaggio con Rosetta: concluso il progetto di Bet She Can in collaborazione con Scuola di Robotica
Tempo di lettura Tempo di lettura: 2 minuti

Si è concluso sabato 17 dicembre 2016 al FabLab WeMake di Milano il progetto della Fondazione Bet She Can in collaborazione con Scuola di Robotica. I sei incontri, che hanno visto come protagoniste 16 bambine tra gli otto e i dieci anni, hanno avuto come tema la missione spaziale della sonda Rosetta che, dal 2004, ha viaggiato nello spazio per 10 anni e incontrato la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko nel 2014, terminando poi la sua attività lo scorso settembre 2016.

BIMBE IN VIAGGIO CON ROSETTA

di Fernando Tamani

CHE COSA: Il Progetto "In Viaggio con Rosetta", finanziato da Bet She Can e portato avanti in collaborazione con Scuola di Robotica  nasce con l’obiettivo di avvicinare le bambine al mondo dell’astronomia, dell’aerospaziale e della robotica con un linguaggio ludico e affascinante.

CHI: Bet She Can (www.betshecan.com) è una giovane Fondazione che ha l'obiettivo - in Italia - di infondere determinazione e coraggio alle ragazze in età preadolescenziale, aiutandole a diventare donne più consapevoli del proprio potenziale, e libere di fare le proprie scelte.

QUANDO: Il progetto è iniziato in novembre e concluso a dicembre 2016

PER CHI: 16 bambine tra gli otto ed i dieci anni

La storia della missione della sonda spaziale Rosetta è stato il tema centrale di questo percorso, durante il quale le bimbe hanno vestito i panni di piccole scienziate, esplorando un po’ tutte le fasi più importanti della “vita” di questo satellite artificiale, costruito dall’ESA (l’European Space Agency) e che ha visto un importante contributo tecnologico da parte dell’Italia.

Storytelling, materiale di recupero, Scratch, Lego Wedo e Lego Ev3 sono stati gli strumenti a disposizione, attraverso i quali è stato possibile tutto questo lavoro. Divise in gruppi, hanno dapprima realizzato dei cortometraggi per poi passare alla realizzazione fisica della sonda Rosetta e del piccolo modulo di “accometaggio”, chiamato Philae. Per tutti noi presenti, è stato un po’ come rivivere la preparazione, il lancio del vettore, il lungo viaggio nello spazio, gli effetti dei passaggi vicino ad alcuni pianeti, l’avvicinamento finale alla cometa, ma anche le tante difficoltà incontrate dal team di scienziati che hanno realizzato questa impresa.

Particolare successo hanno riscosso le attività di storytelling, dove la fantasia ha avuto libero sfogo per creare sceneggiature e narrazione, e la costruzione dei robot cui poi è stato insegnato ad inseguire una linea, un po’ come Rosetta ha seguito una traiettoria nello spazio.

Un momento speciale è stato poi l’incontro con la prof.ssa Amalia Ercoli Finzi, ingegnere aerospaziale che ha dato un grosso contributo a questa missione, e che ha risposto alle numerose domande e curiosità sulla missione spaziale: la sua energia ed il suo entusiasmo nel raccontare questa esperienze hanno contagiato le bambine, rendendole un po’ parte viva della storia.

IL PROGETTO:

Il progetto si articola in 6 incontri di circa due ore l’uno.

I laboratori sono iniziati con una panoramica letteraria e mitologica delle comete, con vari esempi e illustrazioni. Si è passati poi a presentare la realtà delle comete (corpi minori del sistema solare, asteroidi).

E' seguita la narrazione dell’incontro tra la sonda Rosetta e la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, illustrandolo attraverso filmati, disegni e modellini. Le partecipanti elaboreranno poi i loro racconti, tra fiaba e mitologia, tra scienza e sperimentazione diretta su modellini.

Nei successivi due incontri, le partecipanti hanno realizzato oggetti ispirati all’avventura di Rosetta con materiale di recupero. Dopo un primo progetto su carta, tablet, computer o altro supporto, le partecipanti hanno selezionato tra il materiale di recupero proposto e disposto in modo adatto, i componenti occorrenti per realizzare uno dei protagonisti dell’avventura spaziale di Rosetta.

Sono stati poi presentati piccoli kit robotici mobili, che hanno simulato su un “terreno” disegnato dalle ragazze l’avvicinamento tra Rosetta e la cometa. Questa fase si è sviluppata nell’ambito della discussione sul comportamento dei robot e dei loro sensori.

Le partecipanti hanno programmato la loro “Rosetta” utilizzando il software Scratch per farla navigare nello spazio e sganciare il Lander. E' seguito un incontro virtuale con alcune professioniste dell’ESA che hanno testimoniato la loro esperienza nel settore.

Le bimbe hanno invitato famiglie, insegnanti, amiche e amici a vedere le loro Rosetta, presentando i disegni, il programma e i manufatti realizzati durante il percorso.

 

 

tags:

Donne&Tecnologia, Robot@scuola, Robotica creativa