Menu
Cerca
English

Scuola di Robotica

Scuola di Robotica

09/04/2016 - Corsi per docenti, Progetti

Genova, 13 aprile 2016: Come presentare un progetto nel Bando Miur Atelier Creativi

Genova, 13 aprile 2016: Come presentare un progetto nel Bando Miur Atelier Creativi
Tempo di lettura Tempo di lettura: 2 minuti

In occasione dell'incontro della Rete Nazionale di Robotica Educativa, con capofila l’Istituto Nautico di Genova, e in collaborazione con CampuStore Media Direct, Scuola di Robotica organizza il 13 aprile 2016, dalle 17 alle 18:30 un incontro con l’obiettivo di illustrare le soluzioni più idonee per la presentazione di progetti nel Bando Miur sugli Atelier creativi.

IL LABORATORIO SCOLASTICO DI ROBOTICA EDUCATIVA

In occasione dell'incontro della Rete Nazionale di Robotica Educativa, con capofila l’Istituto Nautico di Genova, e in collaborazione con CampuStore Media Direct si svolgerà dalle 17 alle 18:30 un incontro con l’obiettivo di illustrare le soluzioni più idonee alla realizzazione dei progetti per gli Atelier creativi (Bando Miur):

Seminario gratuito dedicato alla Robotica Educativa negli Atelier Creativi
• Come realizzare e organizzare un laboratorio di robotica educativa
• I kit robotici
• Come reperire i fondi per il laboratorio (bandi nazionali)
• Come presentare Progetti Erasmus Plus

Il Workshop è dedicato alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado, e prenderà in considerazione in particolare il bando Miur Atelier Creativi. Ma è gratuito e aperto a tutti i docenti interessati.

Mercoledì 13 aprile 2016, dalle 17  alle 18.30

Istituto Nautico S. Giorgio, Edificio Calata Darsena, Genova (oltrepassando il Museo Galata, alla vs. destra, ed entrando nel Porto, poi subito a sinistra)

Prima di quel breve seminario, e sempre all'Istituto Nautico di Genova, dalle 15 alle 17 si svolgerà un incontro gratuito dedicato alla robotica educativa dall'infanzia alle superiori. Tutti sono inviatti a partecipare. Il seminario è gratuito.

 

La Robotica Educativa (RE) è una tecnologia didattica “matura”, nata negli anni Sessanta del secolo scorso  grazie ai lavoro e alle sperimentazioni di S. Papert, proseguito da M. Resnick  al MIT Boston. Negli ultimi dieci anni la RE è stata adottata da molte scuole e centri educazionali nel mondo, diffusa anche dalla RoboCup,  dalla First lego League e da altre manifestazione e concorsi. La RE è stata applicata in molte situazioni ed esigenze: per sostenere l’apprendimento delle STEM; per contribuire alla didattica degli studenti SEN; per sostenere la pedagogia dell’inclusione; per temperare l’abbandono scolastico; nella Scuola in Ospedale.

In tutti questi casi, l’impiego della RE si è dimostrato utile e ha dato risultati interessanti, che sono allo studio.

Per Scuola di Robotica, la RE è un mezzo e non un fine, e il suo impiego è volto a sviluppare le competenze di base e a contribuire a realizzare quei laboratori di sperimentazione che sono necessari per un reale innovazione della scuola.

In nessun caso la RE sostituisce la relazione degli studenti con i docenti, con la scuola. I robot didattici sono dei mediatori di conoscenze, i relazioni e di scambi.

La Buona Scuola e il Piano Scuola Digitale sottolineano l’importanza che bambini e bambine inizino a giocare e sperimentare sulla programmazione (coding) fin da piccoli (4/5 anni). Le basi pedagogiche e neuropsicologiche di questo sono ispirate alla necessità di migliorare la qualità dell’educazione pre scolare e scolare sin dai primi anni (ECEC, Early Child Education and Care) (R. Case, J. Griffin 1990; Carey 1987. Questo è anche una priorità europea. Lo sviluppo cognitivo dei bambini dai tre anni comprende l’evoluzione del pensiero simbolico, la loro capacità di operare mediante immagini e simboli. Queste capacità a loro volta rappresentano le basi per abilità che si svilupperanno quali meta cognizione, astrazione, analisi, fattorizzazione, modularizzazione.

Il gioco e la sperimentazione con i kit robotici promuove abilità spaziali, sviluppa il senso del tempo, e la capacità di sequenziare sia nel campo del linguaggio che nelle STEM.

L’altro aspetto importante di un uso precoce della robotica educativa è sociologico. I nostri bambini stanno crescendo in un mondo popolato di oggetti digitali programmabili, e studieranno e lavoreranno in ambienti ancora più densi di  oggetti intelligenti. La competenza, ma soprattutto la familiarità, la quotidianità dell’uso esperto di questi oggetti o la loro mancanza, potranno significare successo o fallimento negli studi e sul lavoro.

Per questo è importante che i bambini dai 4 anni comincino a giocare con oggetti programmabili, per acquisire familiarità, interesse e per progredire nella conoscenza delle discipline che sottendono alla programmazione e alla robotica.   Per le bambine, in particolare, cui regaliamo giochi apparentemente più “femminili” e meno “meccanici” (“meccatronici”), la familiarità con giochi intelligenti, costruzioni, meccanismi, kit robotici può essere propedeutico allo sviluppo di un interesse genuino verso le discipline e le professioni scientifiche.


Gli obiettivi di questi seminari sono:
- interessare il maggior numero possibile di insegnanti alla robotica educativa e all’uso consapevole e
didattico delle tecnologie in classe;
- introdurre le basi metodologiche della robotica educativa e del coding;
- presentazione di buone pratiche e progetti esistenti sull’argomento;
- presentare i corsi finanziati dalla rete per l’anno solare 2016;
- presentare i risultati dei corsi nell’anno scolastico 2015-2016;
- presentare alcuni seminari gratuiti che nell’ambito dei progetti europei di Scuola di Robotica (che vedono coinvolte anche scuole della rete) potranno essere frequentati dai docenti. - See more at:
 
 

 

tags:

Robot@scuola