10/04/2018 - Corsi per studenti
Macchine inutili: un laboratorio utilissimo!
Da L'Uomo di Latta blog un interessante e divertente resoconto del laboratorio sulle Macchine Inutili tenuto da Scuola di Robotica in una scuola di Genova.
Da L'Uomo di Latta blog: http://luomodilatta.scuoladirobotica.it/
Elena Parodi
Oggi vi raccontiamo il lavoro svolto con il gruppo di ragazzi e ragazze che sta seguendo il nostro corso di robotica presso l’I.C. Albaro a Genova.
Vista l’eterogeneità della classe, composta da alunni di prima, seconda e terza media inferiore, abbiamo pensato di dedicare anche tre lezioni all’impiego dei Lego Mindstorm EV3, ma, prima di chiudere le amate scatole di WeDo, le abbiamo salutate degnamente concentrando un intero incontro alla costruzione di una serie di macchine inutili, rivelatesi, come sempre, utilissime!
I ragazzi, divisi in gruppi misti per età, avevano il compito di progettare e costruire una macchina. Uniche due clausole:
1. Usare unicamente i pezzi contenuti in una scatola di Lego Wedo
2. Fare in modo che la loro invenzione si muovesse
Come sempre, l’aspetto più complicato è stato quello di far capire alla classe l’importanza della progettazione, non tanto per ciò che riguarda la condivisione di idee (quella è avvenuta senza problemi!) quanto per la reticenza a disegnare il progetto. “Fallo tu che sei bravo!”, “No tu che sei veloce”, “Io però non lo coloro”, “Prof, possiamo finirlo dopo?”, sono solo alcune delle esclamazioni ascoltate qua e là e l’errore, senza dubbio, è stato mio: confidare nell’età dei ragazzi e consegnare subito le scatole Lego insieme ai fogli per i disegni è stato uno sbaglio. Ho dato per scontato che la progettazione fosse un passaggio piacevole, persino istintivo, quando in questo caso non è andata così e avere i kit a disposizione ha distratto irrimediabilmente i gruppi.
Nulla di grave, gli schizzi alla fine sono arrivati comunque, ma, viste l’attenzione con cui sono state costruite le macchine inutili e la bellezza dei risultati, è davvero un peccato non avere schede progetto più dettagliate!
Dopo un’ora e mezza di prove, tentativi, modifiche, difficoltà e successi sono nate quattro invenzioni degne di un libro di Munari. Eccole:
- Mano Bionica di Lorenzo, Francesco e Pietro: una mano scheletrica che va su e giù
- Camion Trasportatore di Chiara, Edoardo e Matteo: un camion che gira e fa entrare una moto al suo interno
- Ricevitore di onde radio di Gabriele, Ugo, Marco e Davide: una macchina-gru con antenna mobile
- Rover su Marte di Mattia, Emanuele e Luca: un rover che va avanti e indietro girando contemporaneamente l’antenna e il rilevatore di onde
All’inizio, visti i nomi delle quattro macchine costruite, ero perplessa, temevo che i ragazzi non avessero capito che le macchine inutili, lo dice anche il nome, non devono avere per forza una finalità. Una volta posate sul banco prova, però, mi sono ricreduta. La mano bionica, perfetta nei dettagli e precisa nei movimenti, per esempio, non aveva nessun obiettivo, se non quello di alzare e abbassare il palmo sfruttando la rotazione del polso. Il rover su Marte, invece, era stato progettato e costruito solo con l’intenzione di programmare più movimenti possibili contemporaneamente… missione compiuta con successo!
I risultati più grandi di questo laboratorio sono stati, senz’altro, la complicità e la collaborazione nate, da subito, tra i componenti del gruppo: avere a disposizione un’ora e mezza per inventare e lasciar andare la propria immaginazione, perseguendo un obiettivo comune e misurandosi con un kit che ormai conoscevano benissimo (software per la programmazione compreso), è stata la situazione ideale per lavorare bene sotto tutti i punti di vista.